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La parola Art dèco, deriva da Arts Dècoratifs, quindi da arti decorative.
Gli anni Venti sono anni caotici: irrompe il progresso tecnologico, si avvia una prima produzione di massa, si cerca un'arte più vicina alla vita dell'uomo moderno, la donna strappa alla società la propria indipendenza, la pubblicità diventa importante mezzo di comunicazione. La ricerca di un “modern style” procede lungo strade molto differenti, ma tutte espressione del proprio tempo.
Fu un periodo influenzato dall'Art Nouveau, dal movimento Bauhaus e cubista. I tratti distintivi dello stile erano semplici: pulizia delle forme, ornamenti geometrici o stilizzati da forme di rappresentazione. Spesso materiali costosi che includono materie plastiche, in particolare bachelite, vetro e cemento armato, in aggiunta a quelli naturali com giada, argento, avorio, ossidiana, cromo e cristallo di rocca) nei motivi tipici come animali stilizzati, foglie e figure femminili nude.
La parola Art dèco fu un espressione francese usata per indicare uno stile che si stava affermando negli anni Venti del Novecento in tutto il campo delle arti applicate, dalla grafica all'arredamento e per qualche aspetto anche nell'architettura.
Detto anche stile 1925 o stile anni Venti, trasse il nome e la consacrazione dalla grande Exposition Internationale des Arts Dècoratifs et Industriels Modernes di Parigi del 1925, dedicata appunto alle arti applicate e industriali moderne.
Una delle ditte che ricevette una notevole pubblicità dalla partecipazione nel 1925 all'Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi fu quella di Jacques-èmile Ruhlmann (Parigi 1879/1933), un designer parigino molto noto in tutta Europa.
Costituì a Parigi nel 1919 un azienda di interior design in società con Pierre Laurent (i suoi bronzi oggi sono molto ricercati), specializzata principalmente in pregevoli opere di ebanisteria. L'atelier Ruhlmann e Laurent si servì di laboratori artigiani esterni fino al 1923 sin quando crearono un proprio laboratorio che ampliarono nel 1927.
I mobili di Ruhlmann e Laurent erano nel periodo Dèco particolarmente ricercati e lussuosi. Rinnovavano in elegante chiave moderna i fasti dell'ebanisteria parigina dei tempi di Luigi XV, di Luigi XVI e dell'Impero, riecheggiandone alcune caratteristiche formali, oltre all'analogo impiego di tecniche e materiali pregiati.