Porcellana antica in Europa
Nel 1709 in Europa fu inventata la porcellana a pasta dura: grazie alle miniere di caolino della Sassonia, agli sforzi economici di Augusto il Forte e al genio di Tschirnhause e Bottger, vennero presentati alla corte di Dresda i primi esemplari di porcellana a pasta dura.
Nelle altre pagine abbiamo detto che l'oggetto subisce almeno 3 processi: invetriatura, smaltatura (applicazione di uno o più smalti sopra la coperta) e decorazione (incisione dei motivi). Si potrebbe usare la parola 'soprasmalto', che in effetti è un termine corretto, come lo è il termine “overglaze”, cioe’ sopra l’invetriatura.
Quando si ricerca la parola porcellana antica si trova per lo più materiale che parla della porcellana cinese bianca e blu, decorata sotto coperta.
Questo perché la porcellana per la prima volta fece la sua apparizione in Cina: la sua scoperta fu un processo lungo e difficile e la sua formula finale fu realizzata intorno al X secolo nel nord della Cina durante la dinastia Song.
Un esempio di porcellana cinese giunta in Europa è il famosissimo vaso di Fonthill, donato dall’imperatore mongolo Toghon Temur a Papa Benedetto XII nel 1338.
Fu Marco Polo che per primo descrisse le caratteristiche di questo nuovo materiale e le diede pure il nome chiamandola 'porcellinà dal nome volgare di una conchiglia esotica usata come moneta dalle proprietà simili.
STORIA
Ma che la porcellana fosse una cosa preziosa a cui riservavano trattamenti unici è dimostrato dal quadro di Giovanni Bellini: gli dei banchettano servendosi da ampi bacili di porcellana cinese bianca e blu.
Finalmente con l’apertura delle rotte marittime verso l’Oriente da parte dei Portoghesi e in seguito con la formazione delle numerose Compagnie delle Indie la porcellana cominciò a giungere in Europa in modo regolare, dove era conosciuta, ammirata e valorizzata addirittura alla pari dell’oro.
L'alto valore commerciale della porcellana e la passione che tutti avevano per questo prodotto spinse per decenni numerosi monarchi a finanziare le sperimentazioni per produrre una porcellana europea.
Si cominciò prima con il vetro latte veneziano che in effetti era più vicino ad un opalina che alla porcellana. Esistono documenti che dimostrano la produzione della porcellana presso la corte degli Este a Ferrara, ma non è giunto a noi nessun manufatto.
Ma è a Firenze, sotto il Granduca Francesco I° dè Medici, che i primi esperimenti trovano invece una forma compiuta attraverso più di sessanta pezzi in porcellana bianca e blu oggi conservati nei principali musei del mondo: le forme sono desunte dalla lavorazione del metallo, la decorazione segue il gusto orientale ma i motivi floreali sono derivati dalla produzione turca di Iznik.
In Francia sotto Luigi XIV le casse dello stato era state prosciugate dalle continue guerre e necessitavano di essere rimpinguate.
Facevano fondere il vasellame prezioso per ricavarne monete, per cui aumentò la richiesta di porcellana dalla Cina facendo aumntare di molto i costi. Ecco perché lo Stato decise di scoprire come era fatta la porcellana.
Oltre quello che fu la esigua produzione fiorentina, i principi francesi di Saint Cloud, Chantilly e Vincennes furono quelli che arrivarono più vicini alla scoperta della formula della porcellana cinese. Nacque la porcellana ad impasto tenero, ma non aveva la stessa durezza e lucentezza della porcellana cinese.