Mosca fu fondata da Jurij Dolgorukij nel 1147. A Mosca nel 1800 XIX l'uso del samovar divenne molto popolare nelle grandi città come San Pietroburgo e Mosca, tanto da diventare inseparabilmente legato alla cultura russa. Grandi della letteratura russa come Pushkin, Tolstoj, Gogol, Dostoevskij e Chekhov citarono regolarmente il samovar nelle loro opere.
Nella seconda metà del secolo, la fabbricazione dei samovar si diffuse anche a Mosca, San Pietroburgo e in alcune aree industrializzate della Siberia e degli Urali, tuttavia Tula mantenne il suo ruolo di primo piano in questa produzione.
Da allora, quattro sono i modelli divenuti tradizionali: cilindrico, a botte, sferico e senz'altro il più bello quello a cratere, che ricorda l'antico vaso greco così chiamato.
L'inizio del 900 fu segnato da tentativi di innovazione con petrolio, cherosene o benzina, ma non ebbero molto successo sia per il forte odore dei combustibili che per il maggior rischio d'incendio o d'esplosione.
La compagnia ferroviaria russa riconobbe la praticità e la popolarità del samovar. Furono le carrozze lusso della Transiberiana le prime ad esserne dotate, poi il samovar fu esteso anche alle altre carrozze dei treni a lunga percorrenza. In seguito furono sostituiti gradatamente con bollitori conosciuti in Unione sovietica come 'Titani