Un importante settore dell'argenteria antica è costituita dal ramo dei placcati, conosciuti più comunemente come Sheffield.
Questa parola causa molta confusione, perché cambia di significato a seconda del paese in cui viene usata. L'Old Sheffied è quello che in Inghilterra corrisponde alla produzione che và dal momento della sua invenzione, quindi dalla metà del 700 sino alla metà dell'800.
Invece lo Sheffield corrisponde al 1850 circa, cioè dalla scoperta dell'argentatura elettrogalvanica.
La differenza sostanziale tra gli oggetti in Old Sheffield e quelli in Electroplate è che quelli in Old sheffield plating venivano sbalzati e cesellati dopo l'argentatura come se fossero in argento massiccio, mentre quelli in sheffield venivano prima sbalzati e cesellati e solo successivamente bagnati in argento. Infatti non era possibile fare altrimenti, in quanto lo spessore del bagno in argento era troppo sottile perché l'oggetto potesse essere forgiato dopo.
L'Old Sheffield si poteva forgiare dopo perché non è una lega, ma una pressofusione ottenuta mettendo una lastra d'argento sopra una di rame. Solo in seguito misero due lastre d'argento tra una di rame. Esse si saldano insieme sino a formare un unico blocco: ecco perché si può sbalzare o cesellare come fosse appunto argento massiccio.
Lo Sheffield: informazioni da Antichità Il Tempo Ritrovato
Verso la metà dell’800 con Alessandro Volta e la sua l’invenzione della pila assieme all'aiuto di Luigi Galvani, si ebbe l’avvento del bagno galvanico che determinò l’abbandono della lavorazione dell’Old Sheffield per il normale Sheffield.
Nel 1830 Samuel Robert brevettò un’altra importante innovazione tecnologica: essa consisteva nel sostituire la lastra di rame, utilizzata con l’Old Sheffield, con una di metallo bianco dal colore simile all’argento, costituita da una lega a base di nichel, rame e zinco e questo metallo fu chiamato German Silver.
Ciò permise ai manifatturieri di Sheffield di applicare sulle lastre di German Silver solo un sottile rivestimento di argento, diminuendo così la quantità di metallo prezioso usato ed eliminando contemporaneamente gli effetti cromatici dell’usura. (nell'Old Sheffield Plate e nell'Old Sheffield, era molto visibile il rame che affiorava con l'usura chiamato bleeding).
E appunto questo inconveniente non capitò più quando al posto del rame iniziarono a mettere lastre di German Silver, in quanto avendo il colore simile all'argento quando si usurava non c'era questa grande differenza come quella che c'era col rame.
Fu proprio a partire dalle lastre di German Silver le cui proprietà elettroconduttrici erano superiori al rame che nel 1840 George & Henry Elkington brevettarono il loro metodo per argentare elettroliticamente le superfici dei metalli utilizzando argento puro.
Questo nuovo metodo comportava costi di produzione ancora più bassi di quelli ottenuti con l’Old Sheffield, cosicchè permise una diffusione veramente capillare in ogni ceto sociale degli oggetti così realizzati.
Inoltre con questo procedimento potevano essere utilizzati una grande quantità di metalli di base, dal German Silver al Britannia Metal al Nichel e al variare di essi cambiava anche il marchio improntato sugli oggetti.
Nella seconda metà dell’800 sino all’inizio del 900 si introdussero nuovi materiali come fondo per l’argentatura. Il rame fu sostituito con materiali meno costosi come l'ottone, il peltro ed in seguito con il Britannia metal (metallo color antracite di notevole durezza e attualmente molto quotato).
Per quanto riguarda i marchi o punzoni dei placcati e in questo caso dello Sheffield, purtroppo la legge inglese che era così precisa per la punzonatura degli oggetti in argento, all'inizio non obbligava i fabbricanti di Sheffield a marchiare i loro prodotti, in particolare quelli prodotti da piccoli artigiani o addirittura fatti su commissione dello stesso cliente. In ogni caso l'importanza e il valore di un bell'oggetto antico non è compromessa dalla mancanza del marchio di fabbricazione.
Tra i più famosi argentieri inglesi ricordiamo le grandi case Mappin & Webb, Elkington, Walker & Hall, Yeoman ecc...
Oltreoceano la storia non cambia di molto. Verso la fine del 700, la grande emigrazione europea verso il nuovo mondo, portò nel Nord America gli argentieri inglesi e nel Canada quelli francesi. Questi artigiani continuarono la tradizionale lavorazione che avevano imparato nella madre patria esprimendosi con i modelli gli stili in voga nei loro paesi di origine.
L'abbondanza di rame (copper) indusse gli argentieri americani ad usarlo in abbondanza per i loro oggetti placcati, rendendoli particolarmente interessanti, anche perché invecchiando affiora il rame e rende l'oggetto particolarmente affascinante.
Ma devo ammettere con dispiacere che in Italia l'oggetto in Sheffield usurato non è molto apprezzato: non piace vedere il rame, nonostante sia invece un elemento che ne garantisce l'autenticità. Anzi, nei vari mercati internazionali oltre che in quelli inglesi l'old sheffield è valutato quasi al pari di un oggetto in argento (ovviamente parlo d'argento nuovo).
In america tra i nomi più conosciuti oltre i grandi Tiffany e Gorham ricordiamo Reed & Burton e Roger's.
In Italia, lo Sheffield si chiama Lega o Alpacca argentata, in Francia Christofle e in Germania la sigla è WMF.
Marchi dello Sheffield:
Apacca
Silver Plate
French Plating
Britannia Metal
Magnetic Plating
Silver Plate on Copper
E.M. (Electroplated metal)
E.P.C. (Electroplated Copper)
E.P.N.S. (Electroplated nickel silver)
E.P.W.M (Electroplated White Metal)
E.P.B.M. (Electroplated Britannia Metal)
E.P.N.S. A1 (placcatura con doppio strato di argentatura)
E.P.G.S. : Electroplated German Silver (George & Henry Elkington Sheffield)