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Il 1769 è la data che segna l'origine del Britannia Metal o Metallo bianco (chiamato White Metal), un'alternativa ancora più a buon mercato dell'Old Sheffield.
Il Britannia Metal, come il peltro, è una lega di zinco (vedi foto a destra). I componenti sono zinco, rame e antimonio. Al contrario del peltro il Britanna metal non contiene piombo. L'alto contenuto di antimonio rendeva il metallo più duro e si poteva lucidare fino ad ottenere colore bianco e lucente. Il successo più grande il Britannia Metal lo ottenne con l'introduzione dell'argentatura mediante bagno electrogalvanico in quanto poteva essere usato come base alternativa nella produzione degli oggetti. La sigla che troviamo è E.P.B.M. Electroplated Britannia Metal, mentre E.P.N.S. sta a significare Electroplated Nickel Silver.
Una delle compagnie inglesi più conosciute per essere produttrici di britannia metal fu James Dixon & Son, fondata da James Dixon nel 1804. Verso il 1833 i Dixon erano i più famosi produttori di oggetti in argento e Old Sheffield, ed in seguito di oggetti in Britannia Metal (E.P.B.M.).
Gli oggetti EPBM (Electroplate Britannia Metal) hanno un suono sordo se percossi e non possono essere scaldati direttamente sul fuoco, essendo metallo bassofondente (cioè a basso punto di fusione: si definiscono leghe bassofondenti quelle leghe che fondono a temperature inferiori ai 150°C).
Quando l'argentatura con l'usura si consuma affiora un colore grigio scuro. Dalla seconda metà dell’800 agli inizi del 900 si introdussero nuovi materiali come fondo per l’argentatura. Il rame fu sostituito dall'ottone e dal dal peltro, appunto materiali meno costosi ed in seguito dal Britannia metal, metallo color antracite di notevole durezza, attualmente molto quotato.