Informazioni da Antichità Il Tempo Ritrovato Cagliari
Il Bastione di Saint Remy (foto in basso a destra: visto dall'alto), comunemente chiamato dai Cagliaritani 'Il Bastione', è una grande terrazza posizionata alla base del quartiere di Castello che prese il nome dal barone di Saint Remy (vedi foto in basso a sinistra), il generale Filippo Guglielmo Pallavicino (o Pallavicini), primo vicerè del Piemonte. Lo costruirono alla fine del'800 (tra il 1896 e il 1902) sopra le antiche mura di Cagliari del 1300 collegando i tre bastioni: quello della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, unendo il quartiere di Castello con quelli sottostanti della Marina e di Villanova.
Da Piazza Costituzione, salendo un austera gradinata, si arriva a mezza altezza in un pianerottolo dove si trova l'Arco di Trionfo e l'ingresso della Passeggiata coperta. Salendo ancora, per mezzo di una doppia rampa di 170 gradini ognuna, si arriva nella terrazza Umberto I (bastione dello Sperone).
Purtroppo i bombardamenti del 1943 danneggiarono gravemente la scalinata e l'Arco di Trionfo (vedi foto in basso a destra) che ricostruirono secondo il disegno originale nel dopoguerra. Sul bastione dello Sperone nel 1896 edificarono la terrazza Umberto I che, insieme alla passeggiata coperta, fu progettata dall'ingegnere capo Comunale Giuseppe Costa con l'aiuto di Fulgenzio Setti (un idea prospettata già nell'800 dall'architetto Gaetano Cima). La terrazza Umberto I, inaugurata nel 1901, è stata costruita con colonne Corinzie in granito e calcare bianco e giallo (prelevato dal colle di Bonaria): un classico dell'archittetura Umbertina.
La passeggiata coperta (vedi foto a sinistra) fu inaugurata dopo un anno (nel 1902) e si sviluppa sul lato lungo di Viale Regina Elena. Formata da grandi ambienti luminosi, circa 35 anni fa (nel 1985) sono stati chiusi da infissi posti sulle grandi arcate. La passeggiata coperta fu progettata per importanti manifestazioni: nella prima guerra mondiale allestirono un infermeria, fu sede delle scuole complementari, quindi del Festival Primavera Cagliaritana e nel 1936 una mostra permanente Autarchica.
Più avanti, nella seconda guerra mondiale ospitò gli sfollati che persero la casa a causa dei bombardamenti, mentre nel 1948 ospitò la prima edizione della Fiera Campionaria della Sardegna.
Dopo tanti anni di abbandono fu restaurata ed oggi ospita varie manifestazioni culturali.
Dalla grande terrazza Umberto I si accede per mezzo di una breve gradinata al Bastioncino di Santa Caterina, vivacissimo luogo di riunioni e d'incontro (anche questo completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra Mondiale).
Nel bastioncino di Santa Caterina sorgeva il convento delle Domenicane e si racconta che nel 1668, durante il governo spagnolo, proprio in questo convento si ordì la congiura che portò all'uccisione del marchese di Camarassa, vicerè di Sardegna (nominato il 24 maggio 1665). Questo delitto fu reputato uno dei più gravi del periodo.
Accadde il 21 luglio del 1668: il vicerè Camarassa era stato invitato dalla marchesa di Villasor alla festa della Madonna del Carmine e mentre rientrava a casa in carrozza con la famiglia, all'altezza di via dei Cavalieri (oggi Via Canelles) dalla casa di Antioco Brondo (un mercante) partirono delle fucilate che uccisero il vicerè, dandogli solo il tempo di invocare la Madonna del Carmelo. Come avvertimento la testa del marchese di Crea, ritenuto tra i principali responsabili del delitto, fu esposta per ben 17 anni nella torre dell'Elefante.
A destra la splendida vista dal pianerottolo dove si trova l'entrata della Passeggiata coperta e si sale verso la terrazza Umberto I.