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Parliamo delle porcellane Severes e Meissen in quanto tra le più importanti. Esiste una quantità esagerata di falsi e imitazioni: circa il 95%! Diciamo subito che l'imitazione è una cosa, il falso un altra.
L'imitazione è una cosa normale: è ovvio che le piccole aziende cercassero di imitare gli oggetti che all'epoca erano i più ricercati.
Ma quando nell'oggetto in porcellana troviamo anche il marchio della casa, in questo caso parliamo di Sèvres, può definirsi un vero falso d'epoca.
Anche l'imitazione è in effetti un falso. Nella maggor parte dei casi ha il marchio dell'azienda che lo ha prodotto. Uno tra questi è il parigino Edme Samson (1810-1891), detto anche il grande imitatore. Aprì nel 1845 le sue ditte di ceramica, chiamate Sansone e Edme e Cie, dove produceva pezzi di ricambio per musei e collezioni private assicurando che avrebbe fatto di tutto per evitare confusione con gli originali. Sfornò splendide imitazioni della manifattura del secolo prima di Sevres, oggetti in porcellana a pasta tenera e pasta dura. Ben presto divenne evidente la sua superba abilità per la riproduzione delle copie, belle come le originali.
Edme Sanson
Edme Sanson era quindi specializzato nella riproduzione di porcellana d'esportazone stile cinese nel periodo in cui era di moda per le famiglie aristocratiche ordinare i propri servizi dal sud della Cina.
La gamma delle merci comprendeva le copie di porcellana del 700 di fabbriche come Sèvres, Chelsea, Meissen e Derby e porcellana cinese d'esportazione. Produceva particolarmente stemmi, maioliche e ceramiche Delftware e Iznikware (vedi a destra un manufatto di Samson).
Il suo marchio erano due elle incrociate, ma andavano lette come 4 esse intrecciate. Anche suo figlio Emile era un vasaio e decoratore di ceramiche che nel 1864 trasferì la fabbrica a Parigi, Montreuil, con più di 200 operai.
Nella metà dell'800 Sanson stava producendo porcellana in tutte le forme e stili, imitando tutte le fabbriche principali paesi europei, così come Imari (giapponese) e il famoso Famille Rose e Famille Verte prodotti in Cina tra il 1720 e 1790. Nell'800 le porcellane Samson sono state considerate solo le copie, ma ora queste copie sono diventate antiche avendo più di 100 anni.
Minton
Anche Minton imitava spesso Sevres ma il suo marchio è ancora più facile da riconoscere: ha la solita doppia elle incrociata però mancante del pezzo basso, dove messa al centro o poco al di sotto c'è una emme, che non stà per la lettera dataria usata da Sevres dal 1753, ma stà per Minton.
Tra la fine del 700 e i primissimi dell'800, a Parigi vi fu un fiorire strardinario di piccole manifatture e studi decorativi. In epoca più tarda molti di questi usavano imitare i marchi di Sevres come per esempio Rue de la Paix, Clignancourt, Rue de Saint Marin. L'editto reso valido dal Re impediva loro, ma solo in via del tutto teorica, di usare il decoro policromo e la doratura sui propri oggetti, poichè esse erano prerogativa di Sevres, ma era facile non dar peso a questo atto, e bisogna aggiungere che le piccole manifatture parigine del tardo 700 produssero oggetti talune volte davvero stupendi e ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo.
Meissen
Con Meissen le cose sono più facili, la maggior parte delle imitazioni provengono dagli studi decorativi e manifatture di Dresda, quasi tutte a partire dalla seconda metà dell'ottocento: Helena Wolfsohn, Ambrosius Lamm, Karl Thieme a Potschappel, Franziska Hirsch, lo stesso Samson a Parigi produssero e decorarono oggetti nello stile di Meissen raggiungendo talvolta livelli eccellenti. Le manifatture Wallendorf, Volkstedt in Turingia, Nymphenburg furono valide e produssero imitazioni coeve di Meissen spesso molto eleganti. In Inghilterra, Derby, Chelsea, Bristol anch'esse prestigiose manifatture sorte nel 700, si dedicarono all'imitazione dello stile di Meissen con splendidi risultati.
Dunque bisogna fare attenzione ai marchi, e non solo. Anche il tipo di porcellana è altrettanto importante: va accuratamente osservata nelle sue parti non decorate per accertarne la provenienza. La porcellana di Meissen molto antica tende al grigiognolo, quella di Sevres è candidamente bianca e molto più leggera. Poi bisogna soffermarsi principalmente sui volti e sulle vesti per osservare se la fattura è minuziosa. Anche le forme dei manici delle tazze sono estremamente importanti, ovviamente facendo uno studio approfondito.
Spesso ci sono dei falsi mal fatti: ad esempio negli Stati Uniti circolano tantissimi piatti di Sevres di pessima fattura. Oltre a guardare il marchio, che può non essere cosi'importante, si può controllare anche il fondo: spesso ci sono dei cerchi in rialzo. Questa lavorazione è stata fatta alla fine dell'800, per cui anche se il piatto recasse la data (per esempio) del 1855, si presuppone che non sia possibile che abbia quei cerchi in rialzo.