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Su un progetto del marchese Carlo Ginori (foto a sinistra), definito uno scienziato dilettante, nel 1735 nacque a Sesto Fiorentino la Manifattura di Doccia.
L'intento era di fornire ad un paese soprattutto dedito all'agricoltura nuovi orizzonti commerciali che lo aiutassero a uscire da una forte crisi politica segnata dalla successione dei Medici verso i Lorena.
Ginori investì molto sul progetto, sia per aiutarli a superare i noti problemi tecnici e di approvvigionamento delle materie prime sia per fornire agli artisti riferimenti culturali di pregio. Acquistò varie opere tardo barocche di valore, pubblicazioni di arte e di architettura, calchi di opere d'arte, cammei, terrecotte, sculture, cere.
I primi due decenni di attività furono pionieristici, e produssero soprattutto gruppi di statue, servizi da tavola e bassorilievi istoriati per decorarli. Tuttavia l'impegno ripagò dello sforzo: in pochi decenni la manifattura divenne un'azienda di notevoli dimensioni. Nel 1774 aveva oltre 100 operai e fabbricava maioliche e porcellane da arredamento e da tavola di grande gusto artistico, per le quali era conosciuta in tutta Europa. Tipiche di questa produzione sono i decori del tulipano e del galletto, cosi' apprezzati che vennero prodotti per tutto il secolo.
La produzione ha grande successo e dà un tocco squisitamente italiano alle sue opere. Nel 1850 e 1851 viene prodotto il Vaso dei Medici o Vaso Mediceo un modello destinato ad avere una considerevole fortuna: un vaso di ampie dimensioni dalla forma a campana rovesciata che poggia su un unico piede, spesso di forma quadrata, e presenta due piccole anse in basso. Venne detto così poichè si ispirava alla forma dei grandi vasi marmorei della Villa Medici a Roma. Ne vengono tutt'oggi prodotti diversi esemplari.
Nel 1896, a causa di problemi finanziari, i marchesi Ginori sono costretti a vendere la Manifattura di Doccia al produttore di ceramiche milanese Richard. Nasce così la Richard-Ginori.
Società ceramica Richard
A Milano veniva costituita nel 1830 dalla ditta Gindrand la 'Società per la fabbricazione delle porcellane lombarde', che fu poi ceduta nel 1833 al Nob. Luigi Tinelli. Questi fondava la fabbrica di 'San Cristoforo'.
Giulio Richard, piemontese di origine svizzera (Nyon), giunge a Milano il 23 maggio 1842 e rileva la fabbrica di ceramiche e porcellane di Luigi Tinelli. L'intraprendente Richard ha grandi idee per la piccola fabbrica, e così dai forni dello stabilimento cominciano ad uscire non solo manufatti pregiati, destinati ad abbellire il salotto di qualche ricca signora, ma anche vasellame e terraglie per un uso quotidiano.
La Società Ceramica Richard viene costituita dal fondatore Giulio Richard il 23 febbraio 1873, avente sede in Milano e con gli stabilimenti di S. Cristoforo, di Palosco, di Sovere -questi ultimi due saranno poi abbandonati.
Nel 1887 acquista lo stabilimento della famiglia Palme di Pisa e fonda il deposito di merci in S. Giovanni a Teduccio (Napoli) per servire le province meridionali.
L'11 ottobre 1896 la Società Ceramica Richard si fonde con la Manifattura dei marchesi Ginori: unisce alla sua attività lo stabilimento di Doccia ed i sei negozi di Firenze, Bologna, Torino, Roma e Napoli. Nasce la famosa ditta di ceramiche Richard-Ginori. L'ingresso dei Richard a Doccia introduce moltissime innovazioni meccaniche nei laboratori e potenzia la decalcomania litografica per ridurre le forti spese della decorazione a mano. Vengono costruiti nuovi forni, nuovi fabbricati e viene ampliata la produzione degli isolatori elettrici per far fronte alla crescente forte richiesta del mercato italiano.
Nel 1897 acquista lo stabilimento ceramico per terraglia del Cav. Felice Musso di Mondovì e nel 1900 quello di Vado dove si produce grès.
Nel periodo 1923-1930 Gio Ponti lavora come direttore artistico presso la Manifattura Ceramica Richard-Ginori, rinnovandone la gamma di prodotti. Nel 1965 avviene la fusione con la Società Ceramica Italiana di Laveno S.C.I.