Gli europei tentarono svariate volte di raggiungere la perfezione della porcellana dura cinese, senza tuttavia riuscirci.
Buoni risultati furono conseguiti solo nella Firenze del 500, dove i laboratori di alchimia di Francesco I de Medici (foto a destra) nel 1575 riuscì ad ottenere un tipo di porcellana a pasta tenera nota appunto come Porcellana Medicea: imperfetta sul piano tecnico, con bollicine, screpolature, ecc Veniva decorata a motivi blu cobalto, vagamente ispirati alla contemporanea produzione cinese. Se ne conoscono in tutto una cinquantina di pezzi.
Non sembra tuttavia, che la produzione sia sopravvissuta alla morte di Francesco, nè che tali esperimenti abbiano avuto conseguenze per la successiva storia della porcellana europea.
La produzione si affinò in seguito e sorsero importanti centri di produzione in Italia, in Inghilterra e in Francia, ritenuto il centro più importante. Le prime fabbriche furono a Rouen, St. Cloud, Lilla, e Chantilly, ma il centro divenuto più famoso fu senz'altro Sevres dove la produzione si trasferì dalla città di Vincennes.
La Manifattura di Meissen stabilì un monopolio della produzione di porcellana dura e si ispirò inizialmente agli originali orientali per forme e decori. Successivamente lo stile si evolse seguendo le mode e facendo emergere soluzioni del tutto inedite soprattutto per la pittura su porcellana, ad opera di Horoldt.
Ancora oggi ha sede in zona una fiorente industria artistica, di valore riconosciuto.
I dettagli della produzione giunsero a Limoges (dove si erano scoperti depositi di caolino), successivamente alla Manifattura di Vienna e infine al resto dell'Europa.