Joseph Mayer, figlio di Samuel, nacque nel 1803 a Newcaste: a 20 anni era già un bravo orafo e gioielliere e si trasferì a Liverpool dove lavorava come apprendista nell'attività del cognato.
Nel 1844/45 aprì un proprio negozio e iniziò il suo commercio. Fece ben presto fortuna e con i guadagni potè finanziare la sua passione per il collezionismo e le antichità. Sin da ragazzino si interessava a tantissimi e differenti argomenti, tra cui le ceramiche Wedgwood, reperti egizi e romani, dipinti inglesi e arte medievale. Viaggia frequentemente all'estero e ogni viaggio per lui è un occasione per studiare ed acquistare arte antica e medievale. Innamorato del British Museum, nel 1852 con le sue collezioni aprì il museo Mayer a Colquitt street, per dare ai suoi concittadini di Liverpool un opportunità per conoscere le meraviglie del passato.
Nel 1861 passò un brutto periodo in quanto fu ingannato da un impostore (Simonide), comprando e pubblicando alcuni papiri del vangelo di Matteo che si rivelarono falsi.
Era inoltre il fondatore della Società storica del Lancashire e Cheshire, che fondò nel 1848. Fece inoltre parte della Società degli antiquari. Nel 1867 dona la sua collezione al museo di Liverpool, ora World Museum Liverpool, mentre i manoscritti medievali, gli avori e smalti che costituivano parte di questa donazione, sono ora nel museo Walker Art Gallery