Gavino Clemente (foto a destra) ebanista e pittore, nacque a Sassari nel 1861 e si formò all'Accademia Albertina e alla scuola di San Carlo a Torino.
Il nonno Giovanni iniziò la sua attività a Sassari nel 1870 con macchinari funzionanti con motori a scoppio.
Gavino era il direttore artistico della famosa ditta dei F.lli Clemente, apprezzati falegnami scultori di origine piemontese con tecniche in continuo aggiornamento che produssero tra la fine dell’ 800 e gli inizi del 900 mobili di ogni genere e stile tale da soddisfare ogni genere di gusto, ma sempre di eccelsa qualità perché eseguiti con tecnica in modo meticoloso.
Parteciparono con i loro mobili di gusto eclettico ad importanti mostre nazionali e internazionali ottenendo importanti riconoscimenti, tra tanti il Grand Prix all' Esposizione internazionale di Torino del 1911.
A Sassari arredarono importanti palazzi come Palazzo Giordano Apostoli (con arredi neogotici) o il Palazzo della Provincia. Agli inizi del 900 aprirono una succursale anche a Cagliari dove arredarono Palazzo Zamberletti e Palazzo Atzeri. A Villa Satta Muntoni possiamo ritrovare la 'sala egizià dove oltre ai dipinti parietali, nel pavimento troviamo le mattonelle 'Assire' di graniglia.
Tra il 1912 e il 1913 realizzarono lo studio di Roma del premio Nobel Grazia Deledda ispirato all'artigianato sardo (vedi esempio a sinistra). Gavino Clemente inoltre dipinse ritratti per importanti famiglie sassaresi dell'epoca, uno tra tutti quello di Giuseppe Dessì che si può ammirare alla mostra della Frumentaria.
Inoltre si deve a lui la preziosa collezione di costumi sardi conservata nel Museo Nazionale di Arti e Tradizioni Popolari di Roma, oltre la collezione etnografica che andò ad arricchire l'importante raccolta del Museo Sanna di Sassari nel 1947, anno della sua morte.
Membro del Gremio dei Falegnami e facente parte del Comitato delle piccole industrie di Sassari, più di ogni altro diffuse con i suoi lavori il gusto Liberty in Sardegna. Gavino Clemente nel 1921 costruì il grande Candeliere del Gremio dei falegnami che ancor oggi partecipa alla sfilata della Sartiglia: color osso con decorazioni liberty, nella parte anteriore è raffigurato un martello, una sega, una squadra e una tenaglia, mentre nel piedistallo è dipinto lo stemma della città di Sassari.
Nel capitello è raffigurato il volto di San Giuseppe, protettore dei falegnami. Costruirono anche il Candeliere dei calzolai nel 1924.
La società dei F.lli Clemente si scioglierà nel giugno del 1933: sono note due lettere manoscritte appunto del 1933 di Gavino Clemente della ditta Fratelli Clemente di Sassari inviate da Sassari al professore Pio Colombini, trasferitosi a Modena. Nella prima lettera Clemente parla dei problemi legali dovuti allo scioglimento della suddetta società e chiede, ai fini di una pubblicazione su tutti i suoi lavori, la possibilità di avere la documentazione su un lavoro da lui realizzato per il professore; nella lettera successiva ringrazia per i materiali ricevuti.