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Agli inizi del 700 in Europa c'era una grande importazione di mobili cinese laccati e gli ebanisti europei fecero a gara per scoprire il metodo per produrre se non proprio una copia esatta della lacca cinese, qualcosa di molto simile.
L'inventore olandese Hans Huyjens riuscì a produrre una vernice simile alla lacca cinese: anche se non esattamente uguale, fu comunque una buona imitazione che applicò ad una grande varietà di mobili e oggetti. Si dice prendesse gli ingredienti da olii di riscaldamento e copale aggiungendo trementina o polvere d'oro o bronzo ad una vernice color verde.
Un suo operaio, Guillaume Martin (col fratello Etienne-Simon) che faceva il lucidatore, aveva imparato il segreto riuscendo inoltre a migliorarlo. Si stabilì a Parigi dove la sua era considerata la più bella lacca, il miglior metodo di verniciatura europea, tanto che diventò un termine gererico prendendo il suo nome. Gli concesero il monopolio per le imitazioni delle lacche cinesi e giapponesi nel 1730, rinnovandoglielo nel 1744 (morirà nel 1749).
Ha avuto quattro figli che lavorarono con lui e continuarono ad applicare la vernice sino alla fine del 700 nei mobili roccocò del periodo o in pannelli scolpiti con motivi cinesi e giapponesi, ma anche in oggetti piccoli come tabacchiere, usando in particolare il colore rosso seguito dal nero e dall'oro.
Il processo per la verniciatura Vernis Martin è lungo e difficoltoso in quanto ha bisogno di quaranta mani di vernice sovvraposta che va lucidata una per una per dare la profondità necessaria: la finitura risulterà brillante con colori che vanno dal grigio, verde e blu impreziositi da polvere d'oro sotto la superficie.