L'obiettivo principale del Liberty era quello di abbinare l'utilità e il buon gusto destinato ad un largo numero di acquirenti con prezzi alla portata di tutti.
Quando nacque in Italia però in Europa era ormai da tempo terminato a causa del ritardo del processo di industrializzazione .
In Italia inizialmente si chiamò Stile Floreale per cambiare in seguito con il più noto nome di Liberty, prendendo il nome dal negozio di un commerciante di oggetti orientali di Londra aperto nel 1876, Arthur Lasenby Liberty. Era un movimento artistico che andava dalla fine dell'800 agli inizi del 900 e interessava in particolare le arti applicate e l'architettura: adottando le nuove tecniche e i nuovi materiali quali ferro, vetro e cemento fu definito industrial design.
Il Liberty cercò ispirazione nella natura e nelle forme vegetali creando uno stile nuovo, totalmente originale rispetto a quelli allora in voga.
Nacque inizialmente in Belgio grazie all’architetto Victor Horta e si diffuse presto in tutta Europa divenendo in breve lo stile della nuova borghesia in ascesa.
Il movimento si affermò definitivamente in Italia dopo l'Esposizione di Torino nel 1902 e i centri più importanti furono Torino, Palermo, Firenze, Lucca, Viareggio, Milano, Roma. I promotori del nuovo stile furono lo scultore Leonardo Bistolfi, l'architetto Raimondo D'Aronco e lo scrittore Enrico Thovez, tutti appartenenti al circolo degli artisti di Torino.