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Carlo Filippo di Borbone Conte d'Artois era bello come il nonno Luigi XV e molto diverso dai suoi fratelli: era un libertino e impenitente Don Giovanni. Col nome di Carlo X diventa Re di Francia e di Navarra (regione spagnola) dal 1824 al 1830.
Carlo X era il figlio del Delfino di Francia Luigi Ferdinando di Borbone (foto a destra).
Il padre, nato nel 1729 e morto nel 1765 a soli 36 anni, era il figlio maggiore (e l'unico figlio maschio) di Luigi XV e di Maria Giuseppina di Sassonia. Inoltre era fratello di Luigi XVI (morto nel 1793 sulla ghigliottina) e Luigi XVIII (nato nel 1755 e Re di Francia dal 1814 al 1824, anno della sua morte).
Essere Delfino (vedi a sinistra lo stemma) significava avere in appannaggio il territorio del Delfinato (un antica provincia a sud della Francia) ed era un titolo che veniva dato (a partire dal periodo Filippo IV di Valois) al primogenito ed erede del Re di Francia.
Carlo X (foto a destra) diventò impopolare in seguito ad alcune misure che mise in atto: oltre a ripristinare la censura, lo ridicolizzarono quando riesumò il rito della guarigione degli scrofolosi (o scrofula, adenite tubercolare: infiammazione di natura tubercolare delle ghiandole linfatiche del collo), rito tratto da una credenza popolare medioevale dei tempi dei Re taumaturghi. Questo rito fu chiamato anche Tocco reale, perché si pensava che i sovrani potessero imporre le mani e potessero guarire questa malattia.
Il 31 maggio 1825 tra la derisione ed incredulità Carlo X per l'ultima volta impose le mani ad un gruppo di malati in pubblico. La formula, che rimase in vigore sino alla cessazione del rito, era una preghiera che si pronunciava al momento in cui si imponevano le mani: Il Re ti tocca, Dio ti guarisce.
Abolì anche la Guardia Nazionale, che era composta da un gruppo di borghesi paramilitari ostili alla monarchia. Per questo motivo Carlo X la sciolse nel 1827. Commise però l'errore di non disarmarla e se la trovò nemica durante la Rivoluzione di Luglio (Le tre giornate gloriose).
Detta anche Seconda rivoluzione francese (a sinistra quadro di Eugène Delacroix, ispirato alla Rivoluzione di Luglio intitolato La libertà che guida il popolo) avvenne a Parigi e durò 3 giorni: nel 27, 28 e 29 luglio del 1830, anno in cui Carlo X (a destra da bambino con la sorella Clotilde in un quadro di Drouis), ultimo della dinastia dei Borboni, dovette lasciare il trono a favore di suo figlio Luigi Antonio di Borbone (1775-1844).
Luigi Antonio di Borbone, duca di Angoulême, a sua volta abdicò in favore del nipote Enrico d'Artois conte di Chambord (1820–1883), ma il parlamento francese non accettò le due abdicazioni e fece salire al trono Luigi Filippo Giuseppe di Borbone e Orlèans con il titolo di Re di Francia (fu proclamato re dagli orleanisti).
Luigi Filippo apparteneva al ramo Borbone Orlèans e questo nel parlamento fu origine di forti dissapori. Infatti i monarchici francesi si divisero in legittimisti, cioè in sostenitori della linea dinastica dei Borbone, che continuavano a considerare i rappresentanti della linea principale dei Borbone come unici sovrani leggittimi della Francia (risalendo anche ai Borbone di Spagna) e in orleanisti, che erano i sostenitori della linea dinastica dei Borbone Orlèans. Secondo i legittimisti al trono sarebbe dovuto succedere appunto il figlio maggiore di Carlo X, Luigi Antonio di Borbone duca di Angoulême, col nome di Luigi XIX.
Durante la Rivoluzione del 1848 Luigi Filippo fu deposto e finì il suo regno.