Informazioni da Antichità Il Tempo Ritrovato Cagliari
Il faggio è un legno usato in molti campi, dall'ebanisteria all'industria cartaria. Data la sua flessibilità il faggio era tradizionalmente utilizzato per le ruote dei carri: il merito di Thonèt fu di applicare la piegatura a vapore del faggio anche nell'industria mobiliera (molto note furono le sue sedie). Il faggio è stato usato come legno finito per i mobili nei primi del 1900: sono stati più spesso prodotti invece le carcasse e componenti strutturali, come gli scafi dei divani. Lo usavano anche per mobili rustici e mobili che poi dipingevano.
Il suo legno è semiduro e compatto con venature uniformi: il suo colore varia dal giallo al crema chiaro, e stagionato varia dal biondo al biondo rosso. Diventa rosa se lo si tratta a vapore. Si distingue oltre che per chiazze piccole e lucide visibili anche quando lo si colora. Purtroppo come il noce è facilmente attaccabile dal tarlo.
Appartiene alla famiglia delle fagacee, originarie delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale nelle foreste dell'Europa centrale. Comuni in Italia, vivono a quote comprese tra i 700 e i 2000 metri e formano boschi puri o misti con abeti.
Sono alberi maestosi, che raggiungono i 40 m di altezza con una buona ramificazione. Hanno una corteccia grigiastra e liscia e in inverno sono caratteristiche le sue gemme allungate, protette da una capsula rosso viola. Le foglie sono ovali, con il margine continuo e un pò ondulato. I frutti chiamati faggiole, sono avvolti in una capsula verde ricoperta di aculei flessibili non pungenti che essendo ricchi di grassi al 50% circa sono utilizzati come mangime per i maiali.