L'intaglio è una tecnica scultorea che non permette ripensamenti. I risultati sono diversi a seconda del materiale usato e dalle conoscenze tecniche dello scultore. L’oggetto creato può essere ricavato da un unico blocco o composto da più parti lavorate singolarmente e poi montati a incastro.
La tecnica dell'intaglio consente il disegno a rilievo sul legno. Gli strumenti tipici dei lavori ad intaglio sono scalpelli e sgorbie, aiutano a modellare i pezzi di legno dando le forme desiderate (vedi a destra attrezzi usati nei primi del 900). Questa tecnica richiede decisione e forza, poichè spesso vengono tolte fette abbastanza grandi di materiale con pochi colpi e con ferri ben affilati.
I ferri impiegati per l’intaglio si chiamano sgorbie che sono di vari formati e dimensioni. In genere ne bastano da 10 a 20, per tutte le necessità: almeno due lame di larghezza 40-50 millimetri, una dritta ed una leggermente curva per la sgrossatura, tre o quattro tonde di varie dimensioni per i particolari incavati, altrettante leggermente curve per le finiture, ed un paio a V per le incisioni ed i dettagli (foto a sinistra).
L'intaglio è una tecnica che utilizzavano per la decorazione dei mobili in legno massello già dal 500. Si utilizzava nei secoli scorsi per personalizzare i mobili in base al titolo nobiliare delle famiglie con fregi e stemmi.
Il legno viene intagliato con vari tipi di scalpelli e trapani: la fase di finitura prevede poi l'utilizzo di raspe, lime e carta vetrata. Gli oggetti intagliati possono essere dipinti o dorati dopo essere ricoperti con uno strato di stoffa o gesso, o
essere dorati direttamente sul legno. Altrimenti lasciare al legno il suo aspetto naturale limitandosi a lucidarlo.
I tipi di lavorazione ad intaglio possono essere:
A rilievo su piano: si toglie tutto il legno attorno al disegno che si vuole eseguire, definendo il disegno a rilievo molto basso, simile a quello delle monete.
(vedi foto a destra: in tutti gli esempi il lavoro è fatto su pietra)
Il bassorilievo è un metodo di scultura che intaglia il legno (ma anche il marmo o la pietra). Prendiamo un blocco di legno squadrato spesso 10 cm: per poter parlare di bassorilievo, dove le figure sono poco profonde, il disegno che si andrà ad intagliare dovrà essere in rilievo rispetto al piano. Il piano potrà essere spesso 5 centimetri e l'immagine in rilievo altri cinque (vedi foto a sinistra: anche in questo caso l'esempio è in pietra).
Si parla invece di altorilievo (foto a destra, con parti a tutto tondo), quando le figure modellate sono molto più sporgenti rispetto al piano in cui è stato eseguito il lavoro e si staccano con rilievo evidente, per circa 3/4 dello spessore del blocco, spesso anche con parti a tuttotondo. In questa tecnica l'immagine fuoriesce completamente dal piano ( esempio la gamba destra) e da qualsiasi angolo la si guardi, il disegno non appare deformato.
Un esempio di scultura a tutto tondo sono invece le statue, figure tridimensionali isolate senza alcun piano di fondo. In questa tecnica il disegno fuoriesce completamente dal piano, la si può osservare da molti punti di vista e da qualsiasi angolo la si guardi, il disegno non appare deformato.
Nei tempi antichi intagliavano su tanti tipi di legni (chiamati essenza), come il noce, il castagno, il pino, il mogano e altri. Oggi usano il Tiglio, legno molto tenero a pasta bianca di facilissima lavorazione, il Noce, legno pregiato compatto e molto duro da lavorare che col passar del tempo assume una bellissima colorazione brunita, l'Acero, un legno bianco molto simile al tiglio, con le caratteristiche del noce, in quanto è compatto, con la venatura fine e facile da lavorare, il Cirmolo o Pino Cirmo, tenero con venature rosa che è uno dei legni tra i più pregiati tra le conifere e un buon legno da intaglio con una lavorazione molto simile al noce ed altri.