La Gran Bretagna del periodo della Regina Vittoria aveva due facce: da una parte un mondo casto, fedele, abbiente, dedito alla preghiera e al matrimonio, dall'altra la prostituzione, l'adulterio, la malattia, il precariato, la fame e la povertà.
L'adolescenza era bersagliata ininterrottamente da regole, quindi arrivando più facilmente alla trasgressione era inevitabile il senso di colpa che ne conseguiva . Più i ragazzi crescevano e più si ribellavano perché la voglia di sapere li conduceva alla scoperta di ciò che nessuno aveva loro mai insegnato. Erano molti gli uomini protestanti che peccavano di adulterio trasgredendo, andando nei bordelli e leggendo letture pornografiche. La pornografia sceglieva spesso come materiale di diffusione temi e foto in cui bambine vergini apparivano discinte.
Nelle foto di queste letture il pube essendo visto come puro e inalterato dal peccato era il centro dell'esibizione, e gli uomini, cresciuti con educazione puritane, erano attratti da questo simbolo angelico, illibato e intoccabile. Molti uomini erano talmente attratti da bimbe vergini anche di pochi anni che pagavano i loro tutori per avere rapporti con loro. Spesso erano le mamme che per bisogno di soldi davano la possibilità a qualche 'gentiluomo' di avere rapporti sessuali con le loro figlie....
Inoltre gli inglesi del periodo Vittoriano erano convinti che la masturbazione intenzionale potesse causare acne, cecità, impotenza, pazzia e innumerevoli altri effetti collaterali perniciosi, perché questo dicevano i loro medici.
Uno dei discepoli di Tissot, l'urologo di Londra William Acton (1813-1875) scrisse: per questa pratica vi è ora in Pennsylvania un uomo di trentacinque anni diventato precocemente vecchio. Ha il corpo barcollante, il volto rugoso e la testa canuta.
I genitori del periodo Vittoriano hanno speso molte energie per salvare i loro bambini dalla cecità, dalla pazzia e dalla dannazione, impedendo loro in tutti i modi di masturbarsi. Da quel momento in poi i genitori dicevano cose terribili ai loro bambini e cioè che se avessero continuato la pratica di masturbazione gli sarebbero cresciuti capelli sul palmo delle mani oltre che il loro cervello sarebbe diventat 'soft'.
Dal momento che i bambini buoni avrebbero potuto masturbarsi nel sonno, alcuni genitori timorosi per impedirlo gli chiusero le braccia con manette di cartone. Nonostante tutto ciò questi avvertimenti furono ignorati e i bambini continuarono a giocare con i loro genitali.
Tra il 1856 e il 1919 la United States Patent Office concessi 49 brevetti per dispositivi antimasturbatione.
Trentacinque per i cavalli (per i cavalli???) e quattordici per gli esseri umani. I dispositivi umani destinati ai ragazzi sono stati collocati intorno al pene e consistevano in un sistema elettrico che forniva elettricità. Non sappiamo quanti di questi dispositivi siano stati effettivamente utilizzati o che effetto abbiano avuto sui bambini.
Inoltre era tantissima la differenza tra la masturbazione degli uomini e quella delle donne: quella maschile veniva solo denunciata mentre quella femminile era attaccata con particolare ferocia. A partire dal 1858 molte donne sono state sottoposte a una clitoridectomia che eliminava per sempre ogni possibilità di piacere clitorideo. Hanno continuato ad usare questa pratica come trattamento per la masturbazione femminile fino al 1937, nonostante fosse stata screditata dalla professione medica già mezzo secolo prima.
Quindi per concludere, nonostante gli inglesi fossero puritani l'epoca Vittoriane è stata l'epoca più ricca di letteratura pornografica e di prostituzione. I clienti erano molto numerosi ed erano tante le donne e le bimbe proletarie che diventavano prostitute in quanto l'industrializzazione non fece ottenere a questa casta niente più che fame, perdita d'identità e sfruttamento lavorativo.
Molte erano le donne che preferivano prostituirsi piuttosto che andare in fabbrica dove si lavorava a ritmo serrato molto più di 12 ore senza pause, con una paga vergognosa. Oltretutto in quel periodo la religione non veniva professata nelle classi povere perché non potendosi permettere la scuola non c'era nè l'istruzione nè la consapevolezza dell'esistenza di Dio: infatti le proletarie consideravano la prostituzione semplicemente un lavoro.